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Autunno a Pian de’ Giullari

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Quel mattino d’autunno
nella pioggia argentea
in stille di rimpianto
diapason d’emozione
si fa sentire,
mia soave tregua.

Ora
a Te mi ricongiungo
nell’elegiaco canto,
nel crepuscolo che cela il mio pianto.

Si procedeva lieti
a Pian de’ Giullari
con il sorriso radioso di gioiosi scolari in gita.
Sospesa al vento, fra cineree nubi
la nostra vita,
il nostro sguardo bramava
l’orizzonte
oltre l’erta salita.

Accompagnati
dai severi cipressi
in malinconici filari
sostammo
nella quiete del colle,
assaporando
la sinfonia memorabile d’attimi rari.

S’andava mano nella mano
sotto la pioggia a Pian de’ Giullari.

Soave, Amore
accarezzava la cetra,
s’incedeva insieme fra i poggi di pini e di pietra.

Indulgente Eros
suonava l’armoniosa giava,
nel dolce contrappunto del cuore.

Sotto la pioggia
a Pian de’ giullari
la carezza radiosa
dei tuoi occhi infinitamente cari.

Lucente la strada,
sbocciava l’abbraccio nostro
fra i dorati filari.

Mi specchiavo
nel profondo incanto
del tuo sguardo di giada.

Sotto la pioggia
a Pian de’ Giullari
fluiva dell’idillio
la sussurrante roggia.


Insieme
a varcare la contrada della tenerezza.

Nel fiorire dell’ultima Speme
dolcemente insieme
su indimenticabili sentieri chiari….

Là eravamo,
incuranti del nebuloso avvenire
speranzosi ed ignari.

Là ci amammo
perdutamente
sotto la pioggia d’autunno
a Pian de’ Giullari.

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